AGI) – Roma, 30 apr. – “Il Primo Maggio è un giorno di festa ma anche di riflessione. E’ il giorno della celebrazione dei diritti, di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Nel mondo della scuola sono ancora troppe le differenze tra docenti di ruolo e non di ruolo, una battaglia che deve essere affrontata anche nei prossimi contratti”: lo scrive la Gilda degli Insegnanti in una nota in cui afferma che “la tutela degli insegnanti è un investimento sul futuro della scuola e della società“.
La Festa dei lavoratori “è il giorno delle tutele, quelle che ancora non riscontriamo per la maternità e la paternità”, prosegue il sindacato, “è il giorno della lotta, quella contro il precariato, la piaga sociale che fa dell’Italia la pecora nera dell’Occidente.
E’ il giorno della protesta, per pretendere più qualità e più sicurezza sul lavoro, perchè troppi docenti, quotidianamente, sono vittime di aggressioni.
E’ il giorno della riconoscenza e della gratificazione, che passa anche attraverso la necessità urgente di avere uno stipendio adeguato.
E’ il giorno della libertà, per tutto il personale docente e non docente, che ogni giorno, quasi come in frontiera, combatte per migliorare le proprie condizioni di lavoro e ottenere un riconoscimento sociale”. “Buon Primo Maggio a tutti noi!”, conclude la nota. (AGI)
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CIRCOLARE VALDITARA, GILDA: RIBADITA UNA OVVIETA’, POCA FIDUCIA AI DOCENTI
“La Circolare diffusa dal Ministro Valditara sulla limitazione dei compiti a casa non ci scandalizza, anzi, ci conferma solo quanto, ancora una volta, sia screditata la categoria dei docenti”. E’ quanto dichiara il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.
“Ogni insegnante – afferma Castellana – sa gestire secondo il proprio buon senso e nel rispetto dei rapporti di collegialità con gli altri colleghi, il carico di lavoro da assegnare. E’ giustissimo e lo diciamo soprattutto per tutelare la dimensione professionale del lavoro del docente, diamo in ogni caso atto al Ministro di aver rivolto la circolare sui compiti non al personale docente ma ai dirigenti scolastici, che con la didattica vera che si fa in classe, hanno poco a che fare”.
Rispetto al passato, oggi, con il registro elettronico, c’è un abuso estremo da parte delle famiglie e dei dirigenti che monitorano in continuazione l’attività didattica, chiedendo valutazioni e recuperi che una volta erano lasciati alla discrezione alla capacità professionale degli insegnanti.
“Una circolare – chiosa Castellana – che mina per l’ennesima volta un valore fondamentale, sancito dalla Costituzione, ovvero la libertà d’insegnamento, e che non conferisce fiducia al corpo docente. Lasciamo agli insegnanti il diritto di essere i datori di lavoro di sé stessi, lasciamoli insegnare”.
Corsi INDIRE: analisi, sintesi e documenti
SCUOLA – PNRR, GILDA: RESTITUIRE MISSIONE COSTITUZIONALE ALLA SCUOLA
PRESENTATA MEMORIA AL SENATO PER REVISIONE TESTO DDL AS 1445
https://www.gildains.it/media/filer_public/ee/2e/ee2e8f10-d728-4e9c-a17a-b4fffe94e5f0/fgu_-audizione_ddl_145-_definitivo_250422_175021.pdf
Il 23 aprile si è svolta l’audizione della Federazione Gilda Unams presso la VII Commissione, Cultura e Istruzione, del Senato in merito alla conversione in legge del decreto legge 5 aprile 2025, recante misure urgenti in materia di attuazione del PNRR per l’a.s. 2025-2026.
Tra le proposte di revisione del testo, la Gilda degli Insegnanti ha fornito un’analisi delle criticità in riferimento agli articoli su riforma Istituti Tecnici, sistema di reclutamento docenti, welfare studentesco, parità scolastica, contrasto al disagio giovanile e internazionalizzazione degli ITS Academy. “L’intervento legislativo in esame – commenta il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – nonostante ci siano misure che accogliamo, deve essere profondamente rivisto”.
La riforma dell’Istruzione Tecnica, ad esempio, senza una fornitura di strumenti concreti, rischia di sacrificare la formazione culturale e civile degli studenti nell’immissione al mercato del lavoro.
Il welfare studentesco, misura che prevede un aumento di 1 milione di euro per il 2025, con il raggiungimento di 137 milioni, e 3 milioni per il 2026 e il 2027, arrivando così a 139 milioni, è un aspetto positivo in previsione di un rafforzamento del diritto allo studio, soprattutto per le famiglie più vulnerabili, ma rimane un’entità modesta rispetto al bisogno reale. Inoltre, resta una proposta limitata al solo ambito dei libri di testo, con l’esclusione del costo dell’istruzione in generale, che include mensa, trasporti e materiali didattici.
Comunicato della Gilda degli Insegnanti – In memoria di Papa Francesco
La Gilda degli Insegnanti esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura di riferimento non solo per il mondo cattolico, ma per l’intera umanità.
Il suo messaggio di pace, giustizia sociale e attenzione agli ultimi ha rappresentato un faro etico anche per chi opera nella scuola e nell’istruzione. Papa Francesco ha sempre sottolineato il ruolo fondamentale dell’educazione nella costruzione di una società più giusta, equa e solidale. Le sue parole hanno più volte richiamato la responsabilità educativa come chiave per trasformare il mondo, ponendo al centro i valori della fraternità, del dialogo e del rispetto reciproco.
Per il personale della scuola, il suo esempio è stato un incoraggiamento a coltivare ogni giorno un’educazione che formi cittadini consapevoli, critici e impegnati per la pace e per il bene comune.
La Gilda si unisce al dolore collettivo e rende omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia contemporanea.